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Tutta la nostra esperienza al vostro servizio

Vi aiutiamo a sviluppare le vostre competenze attraverso la formazione, i nostri tutorial e i nostri centri di competenza. Il nostro centro di download consente di trovare facilmente tutte le informazioni sui prodotti e sulle normative delle nostre gamme.

Formazione

La nostra missione

Da oltre 45 anni, Delta Plus progetta, standardizza, produce e distribuisce a livello globale una serie completa di soluzioni di dispositivi di protezione individuale e collettiva (DPI) per la protezione dei professionisti sul lavoro.

Storia della famiglia

La nostra storia

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Norme e direttive

Operiamo in un mercato globale regolamentato in molti paesi, pertanto,
dobbiamo gestire requisiti che possono essere molto diversi tra paesi o regioni.
L’obiettivo comune dei nostri product manager e dei nostri reparti è quello di offrire prodotti affidabili, durevoli e performanti nel rispetto del regolamento e/o delle norme di ogni territorio in cui vengono utilizzati.
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Norme e certificazioni

Tutto quello che c'è da sapere sugli standard dei DPI

Filtro
Standards

EN143 : filtri antipolvere

Fa riferimento alla resistenza agli urti, alla temperatura, all’umidità, ai luoghi corrosivi, e alla resistenza meccanica e respiratoria.

EN149 : semimaschere filtranti

Fa riferimento alla resistenza agli urti, ai prodotti detergenti e disinfettanti, alla temperatura, alla fi amma, e alla resistenza respiratoria.

THE REGULATION (European Union)

Its objective is to develop test methods and requirements in the form of standards defining the technical specifications of products. Some of them, mostly requirements standards, are harmonised with EU Regulation 2016/425. Compliance with these harmonised standards gives an assurance of compliance with the requirements of EU Regulation 2016/425

EN397 : Elmetto di protezione per l’industria

OBBLIGATORI

Impatto*: la forza trasmessa alla testa di manichino non deve superare 5 kN nel caso di caduta di un oggetto da 5 kg da 1 metro di altezza. L’energia del colpo sull’elmetto alla fi ne del test deve raggiungere 49 J.

Penetrazione*: la punta della massa utilizzata per il test (3 kg su 1 m) non deve entrare in contatto con il cranio.

Infiammabilità: l’elmetto non deve bruciare nel caso di emissione di fi amma per oltre 5 secondi dopo il ritiro della fi amma.

* I test di impatto e penetrazione sono realizzati a temperatura ambiente +50°C e a -10°C.

OPZIONALI

A temperature estreme: i test di impatto e alla penetrazione sono realizzati ad una temperature ambiente a +150°C, a -20°C o -30°C. Protegge da contatto accidentale di breve durata con un conduttore elettrico in tensione che può raggiungere i 440 VAC. Protegge da compressione laterale. La deformazione massima dell’elmetto deve essere ≤ 40 mm. Resistenza alle proiezioni di metalli in fusione.

EN 172

La norma specifica il numero di gradazioni e dei requisiti relativi al fattore di trasmissione dei filtri di protezione contro l’irraggiamento del sole, utilizzo industriale.

EN 175

La norma specifica i requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione degli occhi e del viso con riferimento alla saldatura e alle tecniche connesse (montature, supporti con filtri).

Standardisation

Its objective is to develop test methods and requirements in the form of standards defining the technical specifications of products. Some of them, mostly requirements standards, are harmonised with EU Regulation 2016/425. Compliance with these harmonised standards gives an assurance of compliance with the requirements of EU Regulation 2016/425.

EN1731

La norma specifica i materiali, la concezione, la performance e i metodi di prova per la protezione dell’occhio e del viso a uso professionale.

EN379

Specifica i requisiti dei filtri di saldatura automatica, cioè gli schermi di saldatura con variazione automatica del fattore di trasmissione. Questi schermi sono pensati per proteggere gli operatori dalla saldatura e dalle tecniche connesse.

EN 166

È applicabile a tutti i dispositivi di protezione dell’occhio utilizzati contro i diversi pericoli che lo possono danneggiare ad eccezione delle radiazioni di origine nucleare, dei raggi X, delle emissioni laser e degli infrarossi (R) emessi da sorgenti a bassa temperatura. Le direttive di questa norma non si applicano ai protettori oculari per i quali esistono delle norme distinte e complete (protettori dell’occhio antilaser, gli occhiali da sole generici …).

EN458 : Protezione dell'udito

Consiglia la selezione, l’utilizzo, il mantenimento e le precauzioni d’uso.

EN 170

La norma specifica il numero di gradazioni e dei requisiti relativi al fattore di trasmissione dei filtri di protezione contro l’irraggiamento ultravioletto.

EN 169

La norma specifica il numero di gradazioni e dei requisiti specifici relativi al fattore di trasmissione dei filtri destinati a proteggere gli operatori per la saldatura e le tecniche correlate. Specifica i requisiti relativi ai filtri di saldatura a doppio numero di gradazione.

EN352

EN352: Esigenze di sicurezza e collaudo.

• EN352-1: Le cuffi e antirumore.

• EN352-2: I tappi per le orecchie.

• EN352-3: Le cuffi e antirumore con ingresso audio-elettrico.

• EN352-4: Le cuffi e antirumore con attenuazione che dipende dal livello.

• EN352-6: Le cuffi e antirumore con ingresso audioelettrico.

• EN352-8: Le cuffi e antirumore con audio per divertimento. Stabiliscono i requisiti in materia di costruzione, di fabbricazione, di performance e i modi d’uso.

Prevedono la messa a disposizione di informazioni relative alle caratteristiche.

EN50365 : Elmetti elettricamente isolanti per utilizzo in ambiente a bassa tensione

OBBLIGATORI

Elmetti, elettricamente isolanti per utilizzo su o in prossimità di impianti in tensione che non superino 1000 VAC o 1500 VDC (classe elettrica 0). Utilizzati insieme ad altre apparecchiature di protezione elettricamente isolanti, questi elmetti impediscono alle correnti pericolose di attraversare le persone dalla testa.

Questi test opzionali di isolamento elettrico sono più severi rispetto ai test previsti dalla normativa EN397 e li completano (marcatura con 2 triangoli, Classe 0).

EN14605: Type 4/ Type 3 ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO I PRODOTTI CHIMICI LIQUIDI

Requisiti relativi all’abbigliamento di protezione chimica i cui elementi di unione tra le diverse parti dell’abito sono impermeabili ai liquidi (tipo 3) o alle polveri (tipo 4), compresi gli articoli d’abbigliamento che proteggono soltanto alcune parti del corpo (Tipi PB (3) e PB (4)).


Tale norma specifica i requisiti minimi richiesti ai seguenti tipi d’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato o riutilizzabile:
- Abbigliamento che protegge l’intero corpo dotato di elementi impermeabili ai liquidi tra le diverse parti dell’abito (Tipo 3: abbigliamento impermeabile ai liquidi).
- Abbigliamento che protegge l’intero corpo dotato di elementi impermeabili ai vapori tra le diverse parti dell’abito (Tipo 4: abbigliamento impermeabile alle polveri).
Nota bene: In origine tali norme si chiamavano rispettivamente EN1512 (Tipo 4) e EN1511 (Tipo 3).

NORME TIPO PROTEZIONE CHIMICA
EN13034 6 Contro gli spuzzi
EN ISO 13982-1 5 Contro le polveri (amianto)
EN14605 4 Contro i vapori
EN14605 3 Contro i getti

 

TEST
Performance
generale
Test e performance
specifiche
Livello di protezione
3a 4a 5 6a
Requisiti di performance
per l’abito
completo
Pressione interna - - - -
Fuga verso l’interno - - X -
Penetrazione di un getto liquido X - - -
Penetrazione della polvere (evaporazione di liquidi) - X - -
Contro le particelle solide - - X -
Penetrazione della polvere (spruzzatura leggera) - - - X
Requisiti di prestazione
per cuciture e giunti
Resistenza meccanica X X X X
Resistenza alla permeazione e alla
penetrazione di liquidi
X X - -
Requisiti di
performance per i
materiali che compongono
l’abito
Abrasione / Lacerazione / Perforazione X X X X
Resistenza alla trazione X X - X
Resistenza alla rottura per flessione X X X -
Resistenza alla rottura per flessione a -30°C

X

opzionale

X

opzionale

- -
Resistenza alla permeabilità da parte di liquidi X X - -
Resistenza alla permeabilità da
parte di liquidi
- - - X
Repulsione ai liquidi - - - X

a - Quando i dispositivi di protezione proteggono solo alcune parti del corpo (busto, braccia, gambe), sono richiesti solo i requisiti di prestazione per i materiali che compongono l'indumento (tipi 6, 4 e 3).

EN ISO 11612

PROTEZIONE PER I LAVORATORI ESPOSTI AL CALORE E ALLE FIAMME

Protezione contro calore e fiamme. Tale norma specifica i requisiti di prestazione per i materiali e gli indumenti protettivi contro il calore e le fiamme. Si applicano agli indumenti fabbricati con materiali flessibili destinati a proteggere il corpo umano, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalle fiamme.


Vengono testati:

Test Codice Prestazioni
Propagazione di fiamma limitata A A1 e/o A2
Calore convettivo B Da B1 a B3
Calore radiante C Da C1 a C4
Proiezione di alluminio in fusione D Da D1 a D3
Proiezione di ghisa in fusione E Da E1 a E3
Calore da contatto F Da F1 a F3

 

MAIVE2
EN ISO 11612

A1 A2 B1

C1 E3 F1

EN ISO 27065 - INDUMENTI PROTETTIVI INDOSSATI DAGLI OPERATORI CHE APPLICANO PESTICIDI LIQUIDI

L'abbigliamento protettivo di livello C1 è adatto quando il rischio potenziale è relativamente basso. L'abbigliamento protettivo di livello C1 fornisce la protezione minima e non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti di protezione di livello C2, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti quando viene stabilito che la protezione richiesta è superiore a quella fornita dagli indumenti di protezione di livello C1. L'abbigliamento protettivo di livello C2 fornisce generalmente un equilibrio tra comfort e protezione. Questo abbigliamento protettivo non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti protettivi di livello C3, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti laddove sia stato determinato che il rischio potenziale è elevato. Per le tute monouso di livello C3 sono necessarie misure precauzionali, come l'uso a breve termine, in quanto queste tute possono generare un calore eccessivo, con conseguente stanchezza e stress da calore. L'abbigliamento protettivo di livello C3, compreso quello di protezione parziale del corpo, è adatto all'uso di pesticidi diluiti e di pesticidi concentrati. Il rischio deve essere valutato sulla base della tossicità del prodotto fitosanitario (fare riferimento alla sua etichetta) e del grado di esposizione dell'operatore. Ad esempio, è facile capire che l'esposizione dell'operatore sarà molto più elevata quando si spruzza con un trattore a cabina aperta rispetto a quando si usa la spruzzatura a grilletto manuale.

EN13034 - ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO I PRODOTTI CHIMICI LIQUIDI

Requisiti relativi all’abbigliamento di protezione chimica che offre una protezione limitata contro i prodotti chimici liquidi (DPI di tipo 6), compresi gli articoli d’abbigliamento che proteggono soltanto alcune parti del corpo (Tipo PB [6]).


Tale norma specifica i requisiti minimi relativi all’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato o riutilizzabile che offre una protezione limitata. L’abbigliamento di protezione chimica ad uso limitato é concepito per essere utilizzato in caso di probabile esposizione a polveri leggere, ad aerosol liquidi o a bassa pressione, a spruzzi leggeri, contro i quali una barriera totale contro la permeabilità dei liquidi (a livello molecolare) non è necessaria.

EN1149-5

ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE A DISSIPAZIONE DI CARICA ELETTROSTATICA

Tale norma europea precisa i requisiti relativi ai materiali ed alla progettazione di capi di abbigliamento a dissipazione elettrostatica utilizzati ad integrazione di un sistema di messa a terra con la precisa intenzione di impedire cariche incendiarie. ATTENZIONE: questi requisiti possono rivelarsi insufficienti nelle atmosfere infiammabili ricche di ossigeno. Tale norma non è applicabile nel caso della protezione da tensione di rete.


Spesso è necessario prevedere il controllo dell’elettricità statica indesiderata sulle persone.


Il potenziale elettrostatico, in effetti, potrebbe avere conseguenze gravi sul personale incaricato, poiché potrebbe essere sufficientemente alto per provocare scintille di scariche pericolose.


In seguito alla valutazione dei rischi, indossare capi di abbigliamento di protezione a dissipazione elettrica potrebbe risultare necessario. Da prevedere l’utilizzo di capi di abbigliamento certificati conformemente alla norma EN1149-5.


La direttiva ATEX 1999/92/CE, nel suo Allegato II-A-2.3, impone che gli operatori abbiano in dotazione dei capi di abbigliamento da lavoro realizzati con materiali che non producano scariche elettrostatiche che potrebbero infiammarsi in atmosfere esplosive. Il potenziale elettrostatico potrebbe anche avere conseguenze sui materiali sensibili alle scariche elettriche. Proprio per questo sono spesso utilizzati capi di abbigliamento antistatici nel caso di impianti produttivi elettronici, ad esempio montaggio di semiconduttori. Sono anche utilizzati in luoghi con atmosfera controllata
quali reparti di verniciatura auto, per evitare l’emissione di particelle che potrebbero depositarsi sulla carrozzeria delle auto.


La dissipazione della carica antistatica è possibile grazie ad un trattamento che limita la formazione di cariche o con l’integrazione di fili di carbonio o metallici. Le persone che indossano capi di abbigliamento di protezione a dissipazione di cariche elettrostatiche devono essere necessariamente collegate alla messa a terra con una resistenza inferiore a 10⁸ Ω, ad esempio indossando scarpe adeguate come le scarpe di sicurezza precisate nella norma EN ISO 20345, o qualsiasi altro mezzo adeguato.